Ogni giorno sentiamo parlare di “energie pulite”, ovvero energie che vengono create senza l’ausilio di combustibili fossili e che sono rinnovabili. L’energia pulita per eccellenza è quella creata grazie alla nostra stella, il Sole.
I pannelli fotovoltaici vengono inventati nel 1954, quando viene creata la prima cella in silicio in grado di convertire l’energia solare in energia elettrica.
Chi non ha grande dimestichezza con il settore spesso confonde le due tipologie di pannello, ritenendo sinonimi le due parole, ma in realtà c’è una grande differenza tra l’una e l’altra.
I pannelli solari infatti vengono utilizzati per riscaldare l’acqua di casa, mentre i pannelli fotovoltaici nella produzione di energia, grazie appunto ai raggi solari. Oggi ci concentreremo su quest’ultima tipologia di pannelli.
I pannelli fotovoltaici sono moduli rettangolari che, grazie a celle che trasformano i raggi solari in energia elettrica, convertono questa energia infinita generata dal sole, in corrente continua a bassa tensione. Un inverter servirà poi per renderla corrente alternata, adatta all’utilizzo quotidiano.
I pannelli fotovoltaici si dividono principalmente in 3 tipologie: • Pannelli monocristallini
• Pannelli policristallini
• Pannelli a film sottile
I primi sono quelli con maggiore efficienza anche in caso di minor disponibilità solare. Hanno una resa di circa 1 KWh in 6/8 mq.
I pannelli policristallini hanno una resa di circa il 30% inferiore ai monocristallini ma un costo inferiore, vengono quindi installati dove la disponibilità di spazio non è un problema.
I pannelli a film sottile invece sono realizzati in strati di silicio e possono essere anche solo di pochi mm. Hanno una resa di circa 1 KWh ogni 12/14 mq ma i forti investimenti in ricerca ne stanno migliorando di molto la resa. Per spiegare in maniera molto immediata cosa sono: si tratta di quelli che si possono trovare nelle calcolatrici a energia solare.
La resa dei pannelli fotovoltaici dipende da parecchie variabili, quali:
• latitudine dell’installazione: giorni di sole, potenza dei raggi, piovosità, determinano in maniera decisa la resa energetica;
• manutenzione ordinaria: i pannelli fotovoltaici hanno bisogno di manutenzione ordinaria, a partire dalla pulizia, in quanto pannelli sporchi ricevono meno raggi quindi producono meno energia
• manutenzione straordinaria: in caso, per esempio, di problemi di inclinazione dei
pannelli che, anche in questo modo, vengono così irrorati meno dal sole, oppure per cedimenti di struttura, o problemi legati alla trasformazione energetica.
Si può insomma affermare che in media, per avere un KWh di energia sarà necessario installare 7/8 mq di pannelli.
Un appartamento con un normale contratto di energia da 3KWh può insomma essere coperto da circa 20 mq di pannelli, che verranno installati, nella stragrande maggioranza delle volte, sui tetti delle abitazioni o degli immobili che vogliono utilizzare questa forma di energia pulita.
I pannelli solari rientrano tra i miglioramenti che possono essere applicati alle prime e alle seconda casa per quanto riguarda il pluricitato bonus del 110%.
Per farlo, chiaramente, si dovranno raggiungere standard adeguati, e attivare le pratiche di Superbonus.
Se non si vuole o non si può accedere al 110%, si possono comunque portare in detrazione le spese relative ai pannelli solari al 50%, grazie al bonus ristrutturazioni edilizie e al bonus legato all’efficientamento energetico.
Molte aziende propongono già ai clienti la cessione del credito, scontando direttamente in fattura il valore detraibile.
Quando si vogliono installare i pannelli solari, bisognerà decidere se:
• utilizzare l’energia per autoconsumo: ciò che si produce, si utilizza immediatamente;
• immettere l’energia nella rete, grazie allo scambio sul posto con il distributore locale, che ci pagherà la corrente prodotta;
• accumulare la stessa per poter utilizzare l’energia quando ci sarà bisogno.
Fino al alcuni anni fa, l’energia prodotta veniva pagata, grazie a bonus statali, a cifre piuttosto elevate. In questo modo più si produceva, più aumentava l’entità dei rimborsi (da qui si hanno anche le nascite di molti “parchi fotovoltaici”).
Ad oggi, invece, sono più l’autoconsumo e l’accumulo in batterie di grandi dimensione a venire premiati.
Soprattutto l’accumulo, che permette di utilizzare l’energia anche di notte (cosa che altrimenti sarebbe impossibile), è la scelta attualmente maggiormente consigliata dagli installatori, grazie anche al 50% di detrazione fiscale delle stesse batterie.
Insomma, in un mondo che sta finalmente scegliendo una strada “green”, una scelta ecologica e anche, nel medio periodo, economicamente conveniente, come questa, va sicuramente presa in considerazione.